CONSIDERAZIONI SULL'ULTIMO WEEKEND: RUKA E RIALE

Foto: Ruka Nordic Ski

Archiviato il primo weekend ufficiale di gare con l’esordio di Ruka in Coppa del Mondo e della prima gara italiana di Riale partita sotto l’egida della Fis, questo weekend si preannuncia alquanto interessante.

A Lillehammer Federico Pellegrino scende in campo con la prima sprint in tecnica libera della stagione e sarà un bel confronto con Klaebo e l’armata norvegese ma potrebbe esserci la sorpresa di qualche russo a guastare le feste. In campo femminile è attesa Greta Laurent e Lucia Scardoni, entrambe hanno dimostrato di essere in forma. A Santa Caterina con lo stesso format scenderanno in campo i nostri atleti che vorranno mettersi in mostra per qualificarsi per le prossime tappe di Coppa del Mondo e l’esordio della Coppa Europa da Premanon.

Vedremo anche i giovani, molti dei quali hanno disertato la prima gara di Riale.

Un pensiero al weekend passato.

LA LEGGE DEL PIU’ …………. FURBO

Si, è il caso di sottolinearlo, la legge del più furbo, del più tenace, di chi rimane concentrato sul pezzo e ci crede fino ad un metro oltre l’arrivo. Questo è Bolshunov l’ultimo russo ma che ha dimostrato di crescere a vista d’occhio. Per lui una bella doppietta che lo lancia subito tra i grandi favoriti di questa Coppa del Mondo. Tanta potenza da parte sua, ma tanta …… testa.

COME UN …… POLLO

Klaebo come un pollo, l’ha definito Valbusa nella sua telecronaca su Eurosport si è girato a controllare dalla parte sbagliata. Lui dice che ha avuto un atteggiamento da junior e ha pagato dazio. Spesso ai giovani durante le gare gli si dice, vai avanti e non girarti, Klaebo ha peccato di eccesso di superiorità. Speriamo che gli serva da lezione.

GRANDE CARATTERE LUCIA

Brava Luca Scardoni, che ha saputo correre e lottare fino alla fine. Nella sua heat ha lottato fino all’ultimo metro ed ha vinto i quarti. Molto bene anche in semifinale dove è mancato molto poco alla sua prima finale.

BRAVA GRETA

Brava Greta Laurent, 15° tempo in qualifica. Lo scorso anno lei a Ruka non c’era, ma nelle sprint in classico non aveva fatto grandi cose. SI era qualificata con il 28° tempo a Drammen, mentre era rimasta fuori dai trenta a PyeognChang (32), a Planica (34), mentre a Lillehammer era giunta 30°.

Nel 2016 a Ruka aveva staccato il 31° tempo accusando ben 12” dalla leader Parmakoski.

Questa volta i secondi di distacco sono 5.91 e la posizione la 15° e con Parmakoski appena dietro.

Ottimi segnali sono giunti dalla sua Heat dove ha lottato fino all’ultimo centimetro ed è rimasta fuori veramente per poco. Ha dimostrato una buona crescita.

NON MALE FEDERICO

Lasciamo il racconto a Federico, tratto dal suo sito web federicopellegrino.com

“Da un punto di vista tecnico posso dirmi assolutamente soddisfatto del risultato e di come giravano le gambe in pista, ma ciò che più di tutto mi ha stampato un bel sorriso in volto è stata la perfetta alchimia tra tutti i componenti della squadra. Un meccanismo già perfettamente rodato alla prima uscita stagionale mi fa veramente ben sperare per tutto il resto dell'inverno, per me e per l’Italia.

L’undicesimo tempo di qualifica confermava le mie sensazioni sugli sci che erano veramente buone e anche il cronometro confermava come fossi riuscito a imprimere un deciso cambio di ritmo, in qualifica, tra il primo e il secondo settore, nel quale avevo finito con il secondo miglior tempo assoluto appena dietro a Klaebo (dopo essere passato 56esimo a metà prova). Quindi piuttosto che scegliere la parte bassa e puntare ad un quinto/sesto posto abbastanza agevole, ho preferito testare la mia condizione fino in fondo, selezionando il secondo quarto di finale, con la consapevolezza di incontrare fin da subito molti avversari forti.

Vi racconterò più avanti di quanta psicologia ci sia dietro alla scelta del quarto di finale e quanto io sia riuscito a sfruttarla fin dal 2015 (anno in cui è apparsa questa nuova regola)

Un ottimo quarto, in controllo fino agli ultimi 200 metri dove sono poi riuscito a difendermi dal rientro in volata del norvegese Staadas (6 tempo in qualifica) battendolo in spaccata e finendo secondo dietro a Bolshunov, mi ha dato ancora più fiducia per il proseguo della gara. In semifinale però non è andata al cento per cento come programmato ma non tutto è possibile da prevedere: avevo scelto degli sci che mi permettessero una tenuta perfetta in salita, rinunciando magari ad un po' di scorrevolezza, deciso a livello tattico a sferrare un attacco proprio in salita, ma purtroppo all’imbocco della salita finale avevo troppo gap dai primi, e pur riuscendo a recuperarli ho sbagliato a battezzare la scia di Klaebo rimanendo imbottigliato in cima alla salita senza lo spazio per partire. Finito quel tratto duro, si tornava a spingere e non mi è restato che provare a accodarmi e finire 5 sfilato.”

DEFA, BENE LA PRIMA

15° ad 1 minuto da Bolshunov, buon risultato per Francesco De Fabiani che dimostra di non essere lontano dai primi e con 10" in meno sarebbe entrato nella Top Ten.

Il livello è alto, lo sappiamo benissimo e prima del Defa ci sono solo russi e scandinavi, per cui è il primo del resto del mondo.

A Lillehammer altra possibilità di riscatto. Bene anche gli altri italiani con Noeckler, Rastelli e Pellegrino in zona punti.

YULIA BELORUKOVA: LA PRIMA LEADER DI COPPA DEL MONDO

Dimostra grande carattere nella prova sprint, ma non male anche nella distance. Si candida ad essere lei la anti-Johaug, visto che nelle sprint si è dimostrata molto forte.

Lo vedremo subito a Lillehammer se saprà confermarsi su questi livelli.

LA NUOVA REGINA È LEI: THERESE JOHAUG

È ritornata alle gare affamata più che mai di vittoria. Nella prova distance non c'è stata storia ed ha surclassato tutte le avversarie. Grande THERESE.

COMARELLA E BROCARD AL FEMMINILE

foto Luigi Framarini

RIALE

COMARELLA E BROCARD AL FEMMINILE

Le ragazze dimostrano di essere molto vicine tra di loro nei tempi. Nel classico quattro atlete in 8 secondi mentre nel pattinato tolte Brocard e Debertolis le altre sono sopra ai 10”.

Comarella a guidare nel classico, ma Ganz, Pellegrini e Debertolis sono molto vicine.

In pattinato Brocard si conferma la migliore con Debertolis, a seguire Pellegrini, Ganz e Comarella.

CURIOSITA’

foto Luigi Framarini

Le prime 5 atlete sono giunte a posizioni invertite nelle due gare.

Classico: Comarella, Ganz, Pellegrini, Debertolis, Brocard

Pattinato: Brocard, Debertolis, Pellegrini, Ganz, Comarella

GARDENER E FANTON

foto Luigi Framarini

Stefano Gardener vince nel classico ma Daprà è in crescita, secondo a 7”, 3° Paolone Fanton a 15”.

Fanton su Zelger a 2”8 e 3° Daprà a 14” nel pattinato.

foto Luigi Framarini

CERCASI JUNIOR DISPERATAMENTE

Peccato che ad una gara Fis in Italia la partecipazione junior sia stata così scarsa di numeri. Un plauso agli organizzatori ma una tirata d’orecchie ai Comitati.

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