KLAEBO BEFFA I RUSSI NELLA MASS START DELLA VAL DI FIEMME

Foto Flavio Becchis - testo Giorgio Capodaglio

E meno male che non ci credeva più. Klæbo, dopo le difficoltà delle durissime gare di Dobbiaco, ha ritrovato se stesso tornando nella comfort zone della tipica gara da sci di fondo moderno, imponendosi nella mass start in classico con una prova tatticamente magistrale, nella quale è riuscito, come fatto anche l’anno scorso con De Fabiani, a prendersi la vittoria grazie all’ottimo finale di gara. Senza rivali il norvegese nello sfruttare al meglio i propri materiali in discesa e arrivare sul rettilineo finale al doppio della velocità rispetto a Ustiugov e Bolshunov, stampandoli sul rettilineo finale.

La mass start in classico della Val di Fiemme, su una pista bellissima, è stata la tipica gara stile tappa del Giro d’Italia, quando ci si gioca tutto nella volata finale. Si vedono giochi di squadra, come quello dei norvegesi, che hanno tenuto ben protetto Klæbo fino all’ultima salita, grazie allo splendido lavoro di un Røthe quasi gregario, così come Holund, bravissimo nel sacrificarsi per aiutare il compagno di squadra nella volata che portava ai secondi di bonus. Bolshunov aveva già sottolineato in estate quanto i norvegesi siano bravi a gareggiare come squadra seppur in uno sport individuale come il fondo e in Val di Fiemme se ne è avuta l’ennesima dimostrazione.

Tutto stava nel far arrivare Klæbo nella miglior posizione possibile e in possesso di tante energie all’imbocco dell’ultima salita, il resto l’avrebbe fatto la classe immensa del norvegese, che in queste situazioni non ha rivali. Si è messo tutto a sinistra in salita per per guadagnare metri, ha scollinato volontariamente alle spalle di Ustiugov per sfruttarne poi la scia in discesa e, una volta giunto sul lungo rettilineo finale, ha utilizzato al meglio i suoi sci e la maggior velocità derivata dall'ottima conduzione della discesa conclusa, con una curva pennellata da discesista, sverniciando Ustiugov e Bolshunov. Una vittoria e un gesto tecnico da grande campione.

Alle loro spalle, in quarta piazza Larkov, staccato di 4”, mentre gli altri sono giunti già oltre i 10” con un Røthe da applausi al quinto posto e un ottimo Cologna sesto. Nella top ten anche Halfvarsson e Niskanen, forse quest’ultimo un po’ deluso. Da segnalare l’ottima sedicesima posizione di Altimiras, l’andorrano capace di giungere sedicesimo.

Buona prestazione per Salvadori, giunto 19° al termine di una gara condotta benissimo, sempre nel gruppo di testa, fino all’ultimo giro. L’azzurro ha perso la volata finale con Yakimushkin e Gaillard, ma le sue ultime due gare sono un bel segnale per tutta la squadra azzurra. Fuori dalla zona punti gli altri azzurri in gara, con Pellegrino che ha risparmiato energie in vista della sprint di domani.

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