LAMPIC VINCE LA SPRINT DELLA VAL DI FIEMME

Foto Flavio Becchis e testo Giorgio Capodaglio

Anche in Val di Fiemme è Lampic a far festa. La slovena si è imposta nella sprint in tecnica classico vincendo con un grandissimo finale davanti a Jacobsen e Diggins. Per lei è il terzo successo in carriera, il secondo in questo Tour de Ski. Bravissima. Una vittoria meritata, frutto del lavoro di tutta la squadra, in quanto i tecnici dei materiali le hanno messo a disposizione un gran materiale. Lei è stata bravissima a sfruttarlo nel modo migliore dei modi, impostando delle gare tatticamente perfette. Nulla ha potuto l'ottima Jacobsen, comunque bravissima e in grande forma. Sorrisi anche per Diggins, fin qui un po' delusa dal Tour de Ski, ma capace come sempre a non arrendersi mai in attesa della giornata giusta. Il miglior atteggiamento con cui affrontare le gare. L’Italia gioisce grazie a Lucia Scardoni, capace di arrivare al quinto posto finale con una gara tutto cuore. La veneta ha lottato dalla qualificazione della mattinata, chiusa in seconda posizione, fino all’ultima delle batterie, acciuffando con i denti la finale nonostante un contatto con Johaug in semifinale. La sua generosità è stata premiata e il quinto posto odierno non è soltanto il suo miglior piazzamento in Coppa del Mondo, ma una splendida boccata d’aria per tutto il movimento azzurro al femminile, che da qui deve ripartire e trovare nuova linfa vitale per affrontare con maggior convinzione e fiducia la seconda parte della stagione. La veneta ha impostato benissimo le batterie, ha tirato sempre al massimo, ha speso tante energie, consapevole che fosse l'unica tattica possibile. Bravissima davvero, ancora una volta, quando è servito ha saputo rispondere presente. Davanti a Scardoni, in quarta piazza, ha concluso Bjornsen, mentre è stata sfortunata Nepryaeva, che in finale ha subito avuto un problema al cancelletto, perdendo moltissimo dopo una caduta a seguito di un contatto con Jacobsen nel momento della spinta iniziale. Eliminata in semifinale Johaug, apparsa in grande giornata e con ottimi materiali, ma penalizzata da un contatto proprio con Lucia Scardoni all’imbocco dell’ultima discesa. La sensazione è che con quei missili a disposizione, potesse addirittura strappare la qualificazione alla finale. In ogni caso l’undicesima piazza è per lei molto positiva in ottica Tour de Ski, che ancora comanda. Fuori ai quarti di finale anche Elisa Brocard, che ha ottenuto però i suoi primi punti e anche nella batteria ha fatto una buona impressione. Per lei un ventiquattresimo posto finale, un buon inizio per il resto della stagione.

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