THERESE JOHAUG VINCE IL TOUR DE SKI

Foto Flavio Becchis e testo Fondo Italia

Nulla da fare. Una bellissima quattordicesima edizione del Tour de Ski, che ha visto alla vigilia dell'ultima tappa quattro atlete racchiuse in 23" disputarsi il successo finale, è giunta all'epilogo da copione.

Therese Johaug ha dominato sulla rampa del Cermis in Val di Fiemme per l'8^ volta in carriera, assicurandosi agilmente il 3° successo nella corsa a tappe dopo le edizioni 2014 e 2016. La prova odierna è valsa doppio portando i successi di Coppa del Mondo in carriera alla cifra di 62.

Le avversarie hanno dovuto ben presto concentrarsi sulla battaglia per il podio. La prima ad arrendersi è stata Astrid Uhrenholdt Jacobsen, tecnicamente una sciatrice eccelsa ma troppo inadatta per complessione fisica a scalare la rampa del Cermis. La norvegese, pur partendo a tiro di Johaug in classifica, ha dovuto issare bandiera bianca presto, mentre le altre connazionali davano vita a uno splendido duello nel quale si è inserita a sorpresa la russa Natalia Nepryaeva.

L'inedita tipologia ha visto tutte le atlete partire assieme in fomula mass start. Johaug ha deciso di imporre un ritmo già interessante nei primi metri, ma il primo sussulto è arrivato dalla slovena Anamarija Lampic, l'assoluta dominatrice delle due gare sprint in questo Tour de Ski, che ha sveltito il passo per assicurarsi la classifica a punti, l'equivalente della maglia ciclamino del Giro d'Italia ciclistico, verde al Tour de France e Vuelta.

Il trasferimento verso le pendici del Cermis lungo il percorso della Marcialonga, ha visto le atlete proseguire compatte baciate dal sole. Con l'inasprirsi della pendenza Johaug ha deciso di andarsene immediatamente per evitare sorprese nella classifica generale, seguita dalla sola Heidi Weng.

Poco dopo l'intermedio del chilometro 6.6, Johaug ha chiuso la partita con Weng che ha deciso di rallentare e proseguire col suo passo, rischiando di ritrovarsi quale facile preda delle avversarie dirette che inseguivano.

400 metri dopo la situazione si è presentata già più frastagliata con Johaug in fuga, Weng a 14"9, Ingvild Flugstad Østberg a 31"7 seguita a pochi secondi da Nepryaeva e l'agilissima austriaca Teresa Stadlober.

Distacchi pesantissimi al 9km. Johaug ha dato 56"1 a una Weng in flessione che ha lottato disperatamente per riguadagnarsi il podio conclusivo, venendo però avvicinata dalle inseguitrici Østberg e Nepryaeva in lotta con lei per le posizioni del podio.

L'ultimo chilometro è stato una passeggiata per la dominatrice che si è presa tutto il tempo necessario per celebrare. Seconda Weng che con un ultimo guizzo ha spento le velleità di Østberg, terza, mentre Nepryaeva in scia, contro ogni pronostico, ha reagito nel finale assicurandosi la seconda posizione nella graduatoria del Tour de Ski, terminando quarta. Østberg, campionessa in carica del tour, ha ottenuto il quarto podio nella manifestazione; Nepryaeva si è confermata seconda ma in un consesso di valore decisamente superiore all'anno scorso.

Quinto posto a Stadlober, unica delle atlete non di altissima classifica capaci di rimanere a lungo in lotta per il podio. Quasi due i minuti accumulati quindi dalle americane Jessica Diggins e Rosie Brennan, rispettivamente sesta e settima.

Prestazione sbiadita della campionessa olimpica 2018 della 10km skating Ragnhild Haga, ottava, che non riesce a ritrovare guizzi degni dell'impresa che fu. Detto di Jacobsen, nona e fuori dai giochi già all'inizio della salita, ha completato le prime dieci posizioni la tedesca Katharina Hennig, già felicissima del primo podio in carriera ottenuto venerdì nella 10 classica.

Il ritiro di Ebba Andersson consumatosi fra ieri e oggi, dopo quello per infortunio dopo le prime tappe di Stina Nilsson e l'assenza di Frida Karlsson, ha spento le ambizioni dell'armata svedese. La migliore è stata Charlotte Kalla undicesima (dodicesima in graduatoria finale), ma lontanissima parente dell'atlete che vinceva il Tour de Ski quando era in categoria juniores ben dodici anni fa. In tono minore anche la Finlandia che, priva di Krista Pärmäkoski, si è dovuta affidare alla veterana Kerttu Niskanen, dodicesima (undicesima alla fine della corsa a tappe).

Qualche sorriso arriva anche per l'Italia. Dopo l'ottima gara sprint di Lucia Scardoni di ieri, oggi non partita, l'azzurra Anna Comarella ha saputo interpretare il Cermis con intelligenza nonostante fosse la sua prima esperienza. La ventiduenne ampezzana è stata bravissima a risalire qualche posizione durante la salita, arpionando alla fine il miglior risultato in carriera, un quindicesimo posto di tappa che le vale il diciottesimo finale al Tour de Ski.

Lontana dalla migliore condizione, la valdostana Elisa Brocard è dovuta salire sul Cermis in tranquillità terminando trentanovesima.

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