L'AQUILA DIGGINS PLANA SULLA VAL DI FIEMME

Testo e foto Newspower Trento

Ci siamo, è arrivato il giorno che tutti aspettavano in Val di Fiemme: la temutissima Final Climb, la salita all’Alpe Cermis che chiude il Tour de Ski. 10 km, 420 metri di dislivello, pendenza massima prossima al 30%: leggere i numeri in sequenza toglie il respiro quasi quanto la salita lo ha tolto alle guerriere del fondo. Anche quest’anno la formula scelta è quella della mass start, che ha permesso alle ragazze di darsi battaglia sin dall’inizio, mischiando le carte in tavola.

41 atlete in gara e 13 nazioni diverse: ma ad andare in scena è una vera e propria fiaba svedese, iniziata con la tripletta nella sprint di sabato con la Svahn, che nell’entusiasmo del podio aveva avvertito di fare attenzione a Ebba Andersson, all’inseguimento del terzo gradino del podio. Una squadra pronta a dare battaglia all’americana Jessica Diggins, in cerca del primo successo statunitense al Tour, e alla russa Stupak, con la finlandese Parmakoski rientrata in classifica generale dopo la sprint di sabato. Una salita estenuante, anticipata dallo start al Centro del Fondo di Lago di Tesero e da un tratto di pista Marcialonga da cui stare in guardia: essere dietro a qualcuno lento potrebbe pregiudicare l’attacco al muro. Ed è proprio all’inizio della salita che Ebba sferra l’attacco, costringendo Diggins e Stupak ad alzare il ritmo di gara. Bocca aperta, muscoli doloranti e tanta fatica: la faccia di Diggins che insegue Andersson non lascia spazio a dubbi, la gara è ancora aperta e l’inseguimento per il podio di giornata è alle battute iniziali. I 1500 m. del finale sono da cardiopalma: Andersson intensifica l’azione, sprigionando una potenza che sembra senza fine, nonostante i quadricipiti stremati da un intero Tour. Ma li in cima, nel silenzio del paesaggio innevato della Val di Fiemme, conta solo quanto alto riesci a mantenere il ritmo. E la fiaba svedese si conclude così, con Ebba Andersson che taglia il traguardo crollando a terra senza forze, ma consapevole di aver scritto la storia. Dietro di lei l’aquila statunitense plana sulla Val di Fiemme, con Jessie Diggins che, dando fondo alle ultime energie, tiene la frequenza della falcata svedese e conquista il secondo posto sulla salita del Cermis. Al terzo posto la francese Delphine Claudel, che nell’ultimo chilometro soffia il podio alla russa Stupak... ma solo il podio di giornata.

Il 15° Tour de Ski è tutto per l’americana Diggins che balza sul podio seguita da una incredibilmente felice Yulia Stupak e con una “fredda” Ebba Andersson al terzo posto. Il bello di giornata è il fuoriprogramma col balletto sul podio: Stupak fa la cubista con sinuose figure, Diggins si improvvisa show girl e la Andersson fa la seriosa. Un balletto tirato in lungo sulle rime di “Celebration” dei Kool & The Gang che ha strappato applausi ai presenti, l’entourage del fondo, purtroppo il pubblico non era ammesso. La migliore delle italiane in classifica Tour è Anna Comarella, che chiude la sua esperienza 20.a. Seguono: 31.a Lucia Scardoni, 32.a Francesca Franchi, 37.a Martina di Centa e 41.a Ilaria Debertolis. A metà pomeriggio in gara i maschi.